sabato 10 maggio 2008

Poi hanno paura.

Che tu pensi prendo per il culo qualcuno, allora cado nell'invettiva. Che tu poi confidi a te stesso di non conoscere il significato del vocabolo "invettiva". Che poi ti accorgi che è una delle tante insulse figure retoriche. Che poi rimani pure di sterco, quando vedi che è un' Apostrofe. Che poi si usa quando un personaggio o la voce narrante si rivolge direttamente a un altro personaggio, animale, oggetto o idea astratta. Che poi è strano. Che Apostrofe arriva da un sostantivo femminile dal greco apostrophé, da apostréphein, «volgere indietro». Che poi te ne fotte poco che sia contraddittorio.

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