Gli rimasero solo un cavallo e mulo. Il cavallo lo chiamò: cavallo, mentre il mulo: cavalla. Vo, nutriva un desiderio irrefrenabile di riprendersi. Pensando al futuro, alla famiglia, a un gioco manageriale di calcio per il 2013. Prese le bestie e le fece accoppiare per 18 mesi, con magri risultati. Il 18° mese, capì che c'era qualcosa di sbagliato. Il corredo cromosomico della cavalla? No, l'entusiasmo. Vo, Inseminatore artificioso. Non si sa che fine fece Vo, i figli non vollero continuare l'attività di famiglia. Sterile lui e il suo seme. Il cavallo e la cavalla sono ancora là in una fattoria abbandonata. Fra il niente. Arido tutto? E no.
Che differenza c'è fra un mulo e un cavallo?
Bisogna accettare la sterilità, come una benedizione divina(?). Il più prolifico dono del creato (?). Il messaggio, il dovere attraverso cui possiamo, dobbiamo vivere il presente: quello che ci appartiene. Sapendo che il futuro è solo artificioso. Come Vo. La vera nota dolente è il fatto che il cavallo e la cavalla non avranno prole a cui insegnarlo. Peccato.
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