tutti uguali. Il contadino ebbe un bimbo, un giorno, allora l'avvoltoio si avvicinò alla finestra del nascituro. La moglie del contadino, chiese cosa volesse. L'avvoltoio fece un gesto di stizza alla donna e rapido si avvicinò alla culla. Tutto quello che di mamma c'era nella figura femminile si concentrò in una scopa metallica veementemente scagliata contro il pennuto. L'avvoltoio ancor più rapido si spostò sulla scrivaia, prese un penna dal suo carenaggio aviario e scrisse sul muro: "E' tardi". Uscì dalla finestra e tornò dal contadino. "Sono tornato" disse il pennunto "dopo 20 anni. Il terreno è pronto. Il tuo sudore è mio." Il contadino prese il piccone e lo conficco nella fronte dell'avvoltoio. L'avvoltoio morente riuscì a ripetere:"E' tardi". Presto, dei corvi come assatanati, mangiarono per intero la carcassa dell'avvoltoio, non lasciando nemmeno un piuma. Poche ore più tardi un altro avvoltoio, più giovane tornò a veleggiare nella troposfera dedicata alla fattoria dell'agricultore. Il contadino preoccupato si arroccò nell'edificio, lasciò che la moglie con un'armatura 400esca si occupasse delle vettovaglie. altri 10 anni passarono. e 10 ancora. L'uomo morì, l'avvoltoio invecchiato si accasciò sull'uscio della porta. Il figlio così uscì e potè vedere l'avvoltoio esanime. L'uccello gli chiese di porre fine alle proprie sofferenze. Il ragazzo acconsentì e lo trafisse con un piccone nel petto. A seguire, corvi assatanati e in cielo un nuovo avvoltoio. Il pennuto novello uccise finalmente il figlio del fattore. Detto questo, l'avvoltoio contento tornò negli inferi. La moglie con l'armatura andò finalmente a Copacabana, sogno di una vita.
quando il mare ti scrive le parole.
-
tu fermo ad aspettare di parlare. Con le stelle che ti cadono in testa. i
pugni si stringono in tasca. La notte ti accoglie come niente nel vento di
ponent...
12 anni fa
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