Quanto adoro la bassa Sassonia. Così bassa. Una città dell'alta Sassonia invece, era infestata di flautisti teutonici. Proprio così, ogni minimo anfratto della contade era saturato da blower di strumenti appunto, a fiato, il resto della popolazione non riusciva a sopportare questa
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situazione scabrosa quanto poco tedesca, tappi per le orecchie e tappi per tappi per le orecchie non affievolivano l'impatto uditivo. Dopo decenni sinfonici, la stanca popolazione di non musicisti decise di porre fine al problema, ingaggiando un topo, offrendongli ovviamente un lauto compenso in compenso. Il topo portò i pifferai in riva al fiume e questi come da aspettative nuotarono fino al porto di Southampton dove aprirono un'industria tessile per quella sorta di bretelle tensorie per le salopette. Il ratto tornò nella cittadina per il denaro, ma la popolazione pensò bene di non pagare il roditore anche se avesse scacciato i disturbatori. Il roditore pensò bene di comprarsi una salopette e successivamente di vendicarsi per il torto subito. Ingaggiò JeanPaul Sartre, appena uscito dal partito comunista francese, per rapire tutte le donne sabine del paese. In bassa Sassonia non succedono queste cose, infatti l'adoro. In alta sassonia invece, Sartre portò tutte le donne dal topo. Il ratto prese le donne e le decapitò, uccise anche il fratello e fondò una città, ma questa è un'altra storia. Nel giro di qualche generazione la popolazione in accordo con qualsiasi fitness proliferativo azzerato dalle azioni roditoriali, scomparve dalla faccia della bassa Sassonia. Il topo reiscrisse Sartre al partito comunista francese a sua insaputa, cioè all'insaputa di Sartre. Ma Sartre lo venne a sapere e ne uscì reattivamente.
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