venerdì 24 settembre 2010

I pifferai magici.

Quanto adoro la bassa Sassonia. Così bassa. Una città dell'alta Sassonia invece, era infestata di flautisti teutonici. Proprio così, ogni minimo anfratto della contade era saturato da blower di strumenti appunto, a fiato, il resto della popolazione non riusciva a sopportare questa situazione scabrosa quanto poco tedesca, tappi per le orecchie e tappi per tappi per le orecchie non affievolivano l'impatto uditivo. Dopo decenni sinfonici, la stanca popolazione di non musicisti decise di porre fine al problema, ingaggiando un topo, offrendongli ovviamente un lauto compenso in compenso. Il topo portò i pifferai in riva al fiume e questi come da aspettative nuotarono fino al porto di Southampton dove aprirono un'industria tessile per quella sorta di bretelle tensorie per le salopette. Il ratto tornò nella cittadina per il denaro, ma la popolazione pensò bene di non pagare il roditore anche se avesse scacciato i disturbatori. Il roditore pensò bene di comprarsi una salopette e successivamente di vendicarsi per il torto subito. Ingaggiò JeanPaul Sartre, appena uscito dal partito comunista francese, per rapire tutte le donne sabine del paese. In bassa Sassonia non succedono queste cose, infatti l'adoro. In alta sassonia invece, Sartre portò tutte le donne dal topo. Il ratto prese le donne e le decapitò, uccise anche il fratello e fondò una città, ma questa è un'altra storia. Nel giro di qualche generazione la popolazione in accordo con qualsiasi fitness proliferativo azzerato dalle azioni roditoriali, scomparve dalla faccia della bassa Sassonia. Il topo reiscrisse Sartre al partito comunista francese a sua insaputa, cioè all'insaputa di Sartre. Ma Sartre lo venne a sapere e ne uscì reattivamente.

mercoledì 21 luglio 2010

Satana e la lampada magica.

Satana stava giocando a palla nel deserto. Mentre tentava una punizione a foglia morta stile Mariolino Corso, colpì con il piede sinistro la punta di un oggetto inusuale per le sabbie desolate del medioriente. Una lampada dorata e luccicante. Satana prese la coda e la strofinò con forza sullo strumento infiammabile. A quel punto uscì fuori Dio. Dio. proprio Dio. Dio, quello che vive sulle nuvole. Dio, quello che si è messo davanti casa un tizio che ha tradito suo figlio 3 volte nel giro di 5 ore. Dio, quello che si è scritto un libro, che ha causato più vittime della spagnola, dell'ebola e del Crispy McBello. Insomma, Dio uscì fuori da quella roba e sentenziò:"Esaudirò ben 3 desideri!". Satana si mise a ridere. E incominciò con il primo desiderio:"voglio essere come dio. bello come dio. forte come dio, Dio!". Dio gli fece perdere la coda, gli zoccoli, le corna, gli diede un ACR con mirino olografico, un figlio e una gran voglia di scrivere". Il Diavolo non si fermò:"Voglio essere nelle scritture, voglio che il creato mi veneri, voglio tutto". Dio ovviamente acconsentì e gli accostò il mondo intero. Ma il diavolo voleva di più, non c'è spazio per Rebenga a questo mondo, il Diavolo voleva sostituirsi al creatore. "Voglio prendere il tuo posto!" chiede il diavolo con voce irruenta. Dio. lo lasciò nella lampada.

lunedì 21 giugno 2010

Cappuccetto Grosso.

C'era un bosco na volta, dove adesso ci sta casa mia, era quasi a ridosso del fiume Esaro, dove non si pescano più uomini da tempo. Dentro a 'sto bosco c'era la tana di una lupa e dei due suoi cuccioli. Mamma lupa il giorno prima della pentecoste decise di mandare i figli dalla nonna lupa per spartire i soldi della partita di cocaina venduta. C'è crisi, anche per la fauna del Marchesato e chi è che non arrotonda con la polvere? La lupa diede un pacco di soldi ai cuccioli, qualche grammo di bamba per il viaggio coadiuvato da un sano avvertimento:"attenti alla bambina che si addentra nel bosco! ". I due bambini ci sapevano fare con il bicarbonato, infatti la lupa non ci pensava due volte a liberarsene, stava crescendo due lupi nella tana del lupo. Insomma questi due bambini, dopo un tiro si addentrarono nel bosco. Cappuccetto, era un enorme bestia con la testa di una bambina, il corpo di una bambina, un braccio di una bambina, l'altro braccio di una bambina, il bacino di una bambina, l'apparato endocrino di una bertuccia modificata geneticamente per ingerire quantità industriali di goleador alla liquirizia senza necessariamente andare incontro alla chetoacidosi diabetica e gli arti inferiori di una bambina. Questo mostro degenere quando finiva le scorte di goleador, si nutriva di bambini fatti di coca. Comunque i bambini alla fine riescono a portare i soldi alla nonna e vissero tutti felici e contenti. Il mostro comprò tutte le serie di Xena la principessa guerriera e si trovò su ebay un apparato endocrino di bambina. La morale della favola qual è? Che il lupo perde il pelo ma non il vizio di tirare coca.

(n)=per un ragazzo di 15 anni nella periferia di milano che si avvelena di coca, c'è un padre di famiglia che sfama 5 bocche in Bolivia. E' necessario.

venerdì 11 giugno 2010

Istruzioni per la caldaia e per citare Manzoni.

Paradiso, data astrale 2023 Micheal Jordan KR007 Luc Longley.
Dio dopo aver finito di programmare la visuale 3D di Football Manager 2014, decise di farsi una passeggiata per il paradiso. Devo ammettere che l'attenuazione della biosintesi del Triptofano mi ha confermato la presenza di qualche figura superiore, perchè non posso fidarmi delle teorie di un dannato inglese arenato su un isolotto a largo delle coste del Perù, sinceramente un dannato lemure autodeterminatosi non può farsi un profilo su Twitter, quindi mi affido ad uno zio che ha un attico su in centro da cui gestisce infiniti terabyte di galassia. Che poi le mie sono rassicurazioni. Dei confini netti su cui sdraiarsi, c'è chi vuole un oceano, chi si accontenta del Mar Caspio. Che Caspio. Dio, che non è veramente mio zio, era stranamente vispo in quei giorni, dopo qualche passo nel suo paradiso notò un ragazzotto con una corda appesa ad una nuvola. L'onnipotente incuriosito, si avvicinò al giovine e quasi preoccupato chiese cosa stesse combinando. Il ragazzo fece finta di non vederlo e terminò il cappio pendente dalla nuvola. Dio incominciò a girargli intorno e fece vedere chiaramente lo splancnocranio, ma il ragazzo non ne voleva saperne di interloquire con l'onnipresente, allora il Signore tuonò:"Dove hai preso quella corda? Che hai intenzione di fare?". Il ragazzo si sistemò la corda intorno al capo e rispose:"Voglio andare in paradiso". Il ragazzo morì, Dio poi disse in giro che era scappato in Olanda con Egidio. Sconfortato, Dio prese una calibro 9 e si sparò in bocca. Pietro gli aprì il portone poco dopo.

sabato 24 aprile 2010

Pigmalione

Satana dopo aver rotto con Milton decise di redimersi. Prese coda e bagagli e mosse verso le porte del paradiso, con l'aiuto di Google Earth. San Pietro stava contando di voti della gazzetta con San Tommaso, quando vide proprio il demonio avvicinarsi e disse:"Satana, dove credi di andare?". Satana si inginocchiò e chiese in lacrime di poter entrare in paradiso. San Pietro guardò San Tommaso e rispose:"Scommetto di poter far diventare il demonio, un'anima raffinata e pia." San Tommaso scoppiò a ridere e tuonò:"Giovanni 20:25". A quel punto San Pietro mosso da pietà e voglia di salvare un'anima decise di provarci e di tentare di far passare il Diavolo per uno spirito buono. Massimi esperti in comportamento e costume, Sant'Ignazio e/o il cardinale Bellarmino tentarono disperatamente di far vincere la scommessa al Pietro per antonomasia, dopo mille difficoltà e sacrifici il Diavolo fu tramutato in una brava persona. San Pietro lo prese e lo portò davanti a Dio. Satana chiese se potesse entrare nei regno dei cieli e Dio accolse in un primo momento la sua supplica. Satana visse in paradiso per molte unità temporali non contemplate dal Sistema Internazionale, fra preghiere, feste e chinotto a fiumi, annegando nella misericordia. Però, un giorno Dio si avvicinò a Satana e disse:"Mi sembri proprio un bel figuro" Il Diavolo lo ringraziò per il gentile commento, ma fu subito incalzato dall'onnipotente, che continuò:"Forse per una persona così, ho un compito più faticoso da far intraprendere. Ho bisogno di qualcuno che accolga nella propria casa, la peggior specie di anime, criminali, stupratori, ladri. Che non metta giudizio su che razza di gente entra nella propria dimora ma che sappia comunque accettarla per quella che è. Una persona di cuore, che viva nell'ombra, circondata da truffatori e falsari, sottoterra, fra sudore e lava bollente. Saresti capace di adempiere ad un compito che nemmeno Dio ha il coraggio di farsi carico?" San pietro mise la mano destra sulla fronte, poi prese con la sinistra 10 euro e li diede a San Tommaso. Satana crollò in terra e si mise a piangere. Dio, lo guardò sconvolto e concluse:"Bastava dire no senza fare 'ste scenate, cercheremo qualcun'altro, Dannazione. Pietro, ma che hai fatto a fantacalcio?"

domenica 14 marzo 2010

Concilio Vaticano III in HD.

No, mi vergogno. E quando mia nonna mi insegnava a fare il segno della croce con la mano giusta e quando mi mettevo il naso sotto la maglietta perchè non ne potevo più di tutto quell'odore acceso di incenso e quell'umidità sacra e quell'atmosfera di penitenza scomparsa anche a scuola. Mi piaceva la repressione, ti insegnavano il senso del pudore, che a distanza di anni mi sembrava fosse innato. E incomincia una nuova storiaccia: in una chiesetta vicino Tufolo, vi era un parroco cattolico, non vi so dire che necessità avesse Crotone di possedere un altro sacerdote, ma c'era e non aggiungo altro. Il piccolo Timmy frequentava il catechismo della parrocchia insieme ad altri 6 bambini. Il Parroco James, adorava Timmy, era il suo discente preferito, un contenitore di nozioni sacre. Intelligente, sincero e anche ingenuo. Ah, che bella amicizia era nata nel vecchia e cara Italia. Quel Marchesato austero, sacro e arido. Il piccolo innocente Timmy aveva sempre qualche commento e/o tagliente spunto sulle sacre scritture che nostro signore ci ha donato e il parroco James non perdeva un secondo per lusingare, ma anche esaltare l'arguzia, la sincerità e l'intelligenza del piccolo, grande Timmy. Qualcuno vedeva del male in questa piccola quanto profilica amicizia. Sì, perchè è così che vanno le cose, quel range temporale che li ha sempre divisi ossessivamente consuma i dibattimenti didattici, quella chiarezza intellettuale nata da due opposti. Non c'era spazio nella seriosa Calabria per un ribelle come il signor James e il piccolo Timmy. Così finì questa piccola storia. Il parroco James irruppè nella sagrestia, la suora di turno tacque e il Parroco nervoso e inumidito dal sudore esordì con:"Suor Melody, ho bisogno di confidare dure parole al piccolo Timmy, ma non in questa sede." Suor Melody si prese il dito e lo indicò verso Timmy poi rispose al Parroco:"Spero che sia davvero importante" Il parroco James, prese il piccolo per il braccio e subito mosse verso un angolo dell'edificio più silenzioso, ma comunque appartato. Timmy era turbato, non credeva ai suoi occhi nella sua piccola mente ancora illibata scorrevano queste profetiche parole: "le voci. Ah, le voci avevano ragione, mai negare quei pensieri innocenti della propria gente". Il parroco James vide il piccolo Timmy nervoso e lo scosse, poi con un sorriso disse:"Oi Timmy, va dicci ara mamma ca vegn a manciar tard."

sabato 27 febbraio 2010

Cesare Lombroso.

Il Brutto Anatroccolo stava andando a giocarsi il 2 del Crotone, quando becca sull'altra parte del marciapiede una rana. Questa rana aspettava un bue, suo creditore, sull'uscio della sala scommesse. Il bue dopo aver riscosso il prestito anfibio, giocò tutta la somma, sulla vittoria di una tartaruga contro un coniglio, vi starete chiedendo come mai il bue si sia dileguato? Beh, il doping è illegale anche per i Cheloni. Animalismo. La rana era vistosamente alterata, così si avvicina al Brutto anatroccolo e chiede:"Che ore sono, sporco nero?". Il brutto anatroccolo, che d'ora in poi chiamerò Ana, cambia espressione e chiede se sono questi i modi di rivolgersi ad un animale con i suoi diritti cromatici. La rana sempre più nervosa, fa un gesto privo di senso con la mano destra e si volta, mentre offende nuovamente Ana. Allora il pennuto, ormai dirsturbato da questo ovvio comportamento razzista risponde a tono:"Un giorno, non ti rivolgerai più in questo modo". La rana rivoltandosi porta con sè un ghigno che pochi anfibi hanno e chiede:"e per quale assurda ragione?". Subito Ana:"Un giorno diventerò bianco e candido. Un giorno diventerò uno splendido cigno" E la rana :"Sempre la solita storia" quindi Ana:"Solita storia?" E nuovamente la rana:"Io una volta lavoravo in un bar con due tizi, uno si chiama Fedro e l'altro aveva un nome danese impronunciabile. Il più anziano, Fedro, era un greco alcolista me ne raccontava di tutti i colori, una volta era venuto un cigno, appunto. Era depresso, prima era un anatroccolo, combatteva per i diritti dei i più deboli, era sporco, giovane, gridava e poi ad un tratto, un "puff" e diventò di botto uno splendido cigno, non potè più combattere per i deboli, per i giovani per gli sporchi perchè non erano più suoi simili, dopo una weiss ghiacciata al bar di Fedro, prese una stanza all'hotel vicino e si sparò nel becco. Insomma una tragedia." Ana, rimase turbato dal racconto e chiese preoccupato:"E se volessi rimanere così? E se non volessi diventare uno stupendo cigno? Se volessi vivere per il resto della mia vita da normale e umile anatroccolo?". La rana distesa rispose:"Io ti posso dare solo due consigli, qualunque cosa diventerai, affidati al razzismo quando non sai a cosa appellarti, perchè il razzismo è raffinata democrazia e non prestare soldi ai bovini."


(nota):« È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima vengono cambiati assieme da influenze naturali: dico 'naturali' perché se forse, apprendendo la musica, un uomo fa qualche cambiamento alla sua anima, questa non è una di quelle influenze che sono per noi naturali; piuttosto faccio riferimento a passioni e desideri quando parlo di emozioni naturali. Se quindi questo è accettato e anche il fatto che per ogni cambiamento c'è un segno corrispondente, e possiamo affermare l'influenza e il segno adeguati ad ogni specie di animale, saremmo in grado di inferire il carattere dalle sembianze. » Zopyrus