lunedì 31 ottobre 2011

Von Nguyen e le catene.


Vo Nguyen aveva una storia strana alle spalle. Ogni mattina Vo si alzava, si metteva i calzini e quindi le pantofole, andava per aprire il portafoglio e si ritrova dentro una decina di patenti di sconosciuti. Vo Nguyen dopo un paio di mesi e una discreta collezione, aprì un archivio. Insomma una cartella enorme, con dentro migliaia di patenti. Dopo un decennio, nel mondo di Vo la motorizzazione rinunciò a rilasciare altre patenti, viste le persistenti scomparse. Tutti comprarono una bicicletta. Le automobili finirono in grossi cimiteri. Qualcuno mise in giro la voce che i Koala producessero metano, gli USA occuparono Perth e erano in procinto di assediare Canberra. Qualcuno si mise a correre e non tornò mai più. La televisione smise di trasmettere, visto che gli introiti pubblicitari dalle case automobilistiche erano esauriti. Vo, rimase l'unico patentato. La polizia a piedi chiese come facesse ad avere ancora la patente. Vo li portò in una camera della sua piccola casa e gli fece vedere un enorme schedario. Le guardie sconcertate spararono un colpo in testa all'asiatico e gettarono le patenti per le strade, così che ognuno potesse riprenderle. Ma i bimbi non sapendo a cosa servissero le usavano come delle figurine da scambiare. Così le guardie sparono a tutti i bimbi, la pozza di sangue infante, non richiamò nessun media, visto che le televisioni avevano chiuso. Non richiamò nessun passante. Ben presto non avendo nessuna automobile da fermare per strada, finendo le rapine in banca perchè non c'erano piu macchine con cui fuggire, non essendoci più incidenti, semafori, ritardi, fretta. Le guardie persero il lavoro. Si spararo anche loro. La ruota ci ha cambiato. Almeno questo ci dice il sussidiario. Un giorno spezzeremo delle catene formato tessera.