Esisteva un piccolo mondo in un altro mondo. Sì, un piccolo globo coesisteva piccolamente in un altro. Questo mondo era quasi come il nostro, 4 elementi, solo che era dentro un altro mondo. Le nostre stesse pulsioni, pressioni. Oncotica, peculiarmente, solo che viveva

su un altro mondo. C'erano su questo mondo dentro un altro mondo, persone uguali a noi, solo dentro un altro mondo. Questo mondo era simile al nostro, solo che era meglio, ma non perchè era dentro un altro mondo, no. Era meglio, non perchè c'era gente più bella. Era meglio, perchè la gente era piccola. Piccole ciabatte, piccole forbici, piccoli occhi, piccoli leucociti, piccoli bimbi, piccoli adulti, piccole ambizioni, piccole cilindrate, piccoli dettagli dentro un altro mondo. Questo mondo era fantastico, tanto bello che il mondo più grande che accoglieva il mondo piccolo, voleva diventare come lui. Prenderne addirittura il posto. Un giorno si videro. Il mondo piccolo aveva già intuito il progetto del mondo grande. Cazzo, la vedi sul volto di un tizio. Cosa? L'invidia. Il mondo grande si avvicinò al mondo piccolo e chiese qual è il segreto per diventare un bel mondo. Il mondo piccolo non proferì parola. Muto, se ne andò. Il mondo grande si sentì piccolo per un momento. Quel momento, rese ancora più piccolo il mondo piccolo. Il mondo grande rivide tempo dopo il mondo piccolo, si avvicinò di nuovo al mondo piccolo e chiese come si facesse ad essere così felici. Il mondo piccolo, voleva dare una risposta al mondo grande, ma non conosceva il motivo. Era piccolo, innocente, ingenuo. Il mondo grande si suicidò poco dopo, portò con sè il mondo piccolo nel paradiso dei mondi. Non aveva delle risposte, anche se le aveva. Come un mondo in un altro mondo. Come come la natura delle cose dentro Lucrezio.