C'era un bosco na volta, dove adesso ci sta casa mia, era quasi a ridosso del fiume Esaro, dove non si pescano più uomini da tempo. Dentro a 'sto bosco c'era la tana di una lupa e dei due suoi cuccioli. Mamma lupa il giorno prima

della pentecoste decise di mandare i figli dalla nonna lupa per spartire i soldi della partita di cocaina venduta. C'è crisi, anche per la fauna del Marchesato e chi è che non arrotonda con la polvere? La lupa diede un pacco di soldi ai cuccioli, qualche grammo di bamba per il viaggio coadiuvato da un sano avvertimento:"attenti alla bambina che si addentra nel bosco! ". I due bambini ci sapevano fare con il bicarbonato, infatti la lupa non ci pensava due volte a liberarsene, stava crescendo due lupi nella tana del lupo. Insomma questi due bambini, dopo un tiro si addentrarono nel bosco. Cappuccetto, era un enorme bestia con la testa di una bambina, il corpo di una bambina, un braccio di una bambina, l'altro braccio di una bambina, il bacino di una bambina, l'apparato endocrino di una bertuccia modificata geneticamente per ingerire quantità industriali di goleador alla liquirizia senza necessariamente andare incontro alla chetoacidosi diabetica e gli arti inferiori di una bambina. Questo mostro degenere quando finiva le scorte di goleador, si nutriva di bambini fatti di coca. Comunque i bambini alla fine riescono a portare i soldi alla nonna e vissero tutti felici e contenti. Il mostro comprò tutte le serie di Xena la principessa guerriera e si trovò su ebay un apparato endocrino di bambina. La morale della favola qual è? Che il lupo perde il pelo ma non il vizio di tirare coca.
(n)=per un ragazzo di 15 anni nella periferia di milano che si avvelena di coca, c'è un padre di famiglia che sfama 5 bocche in Bolivia. E' necessario.