domenica 14 marzo 2010

Concilio Vaticano III in HD.

No, mi vergogno. E quando mia nonna mi insegnava a fare il segno della croce con la mano giusta e quando mi mettevo il naso sotto la maglietta perchè non ne potevo più di tutto quell'odore acceso di incenso e quell'umidità sacra e quell'atmosfera di penitenza scomparsa anche a scuola. Mi piaceva la repressione, ti insegnavano il senso del pudore, che a distanza di anni mi sembrava fosse innato. E incomincia una nuova storiaccia: in una chiesetta vicino Tufolo, vi era un parroco cattolico, non vi so dire che necessità avesse Crotone di possedere un altro sacerdote, ma c'era e non aggiungo altro. Il piccolo Timmy frequentava il catechismo della parrocchia insieme ad altri 6 bambini. Il Parroco James, adorava Timmy, era il suo discente preferito, un contenitore di nozioni sacre. Intelligente, sincero e anche ingenuo. Ah, che bella amicizia era nata nel vecchia e cara Italia. Quel Marchesato austero, sacro e arido. Il piccolo innocente Timmy aveva sempre qualche commento e/o tagliente spunto sulle sacre scritture che nostro signore ci ha donato e il parroco James non perdeva un secondo per lusingare, ma anche esaltare l'arguzia, la sincerità e l'intelligenza del piccolo, grande Timmy. Qualcuno vedeva del male in questa piccola quanto profilica amicizia. Sì, perchè è così che vanno le cose, quel range temporale che li ha sempre divisi ossessivamente consuma i dibattimenti didattici, quella chiarezza intellettuale nata da due opposti. Non c'era spazio nella seriosa Calabria per un ribelle come il signor James e il piccolo Timmy. Così finì questa piccola storia. Il parroco James irruppè nella sagrestia, la suora di turno tacque e il Parroco nervoso e inumidito dal sudore esordì con:"Suor Melody, ho bisogno di confidare dure parole al piccolo Timmy, ma non in questa sede." Suor Melody si prese il dito e lo indicò verso Timmy poi rispose al Parroco:"Spero che sia davvero importante" Il parroco James, prese il piccolo per il braccio e subito mosse verso un angolo dell'edificio più silenzioso, ma comunque appartato. Timmy era turbato, non credeva ai suoi occhi nella sua piccola mente ancora illibata scorrevano queste profetiche parole: "le voci. Ah, le voci avevano ragione, mai negare quei pensieri innocenti della propria gente". Il parroco James vide il piccolo Timmy nervoso e lo scosse, poi con un sorriso disse:"Oi Timmy, va dicci ara mamma ca vegn a manciar tard."